- Cosa significa per Stilhaus fermare la produzione ora, in questa fase dell’anno?
La situazione che si è verificata ha sostanzialmente “staccato la spina” al trend di lavoro pieno e crescente.
Nel momento in cui commesse importanti si stavano ultimando, sia di rilievo nazionale che estero, abbiamo dovuto bloccare la produzione, condividendo la situazione con i clienti stessi costretti, a loro volta, a bloccare la prosecuzione dell’ordine.
Questo, per la nostra realtà è solitamente un periodo proficuo e di alto rendimento, pertanto, sospendere significa definire il danno.
- Come vi siete comportati con fornitori e clienti?
In una prima fase, quella per capirci, in cui potevamo ancora lavorare in quanto Attività produttiva, abbiamo cercato di evadere quanto più possibile per fare in modo che i clienti stessi potessero a loro volta consegnare e mantenere gli impegni con i committenti.
La nostra clientela nazionale comprende anche il settore della termoidraulica e della ferramenta, che hanno avuto modo di proseguite l’attività, e quindi abbiamo concordato tempi e consegne.
Ai fornitori abbiamo chiesto lo stesso impegno riservato ai nostri clienti, proprio per non accrescere il disagio in vista della definizione degli eventi , e ci hanno assecondato con celerità e professionalità.
La fase di smart working commerciale e amministrativa avviata dal 23 marzo, data del blocco produttivo, sta proseguendo e questo ci permette di mantenere sotto controllo il da farsi.
Non è il momento per fare nuovi progetti, ma di sicuro è il migliore per concentrarsi sullo stato dei fatti e delineare i tracciati su cui sarà più intelligente e giusto mantenere la rotta. Questo atteggiamento permetterà di non perdere l’entusiasmo e accrescere la positività necessaria per fare.
- Quali misure avete adottato per i dipendenti?
Abbiamo ottemperato a quanto indicato in merito alle misure di contenimento: sono state definite le turnazioni per limitare il più possibile le vicinanze ridotte, abbiamo fornito tutti i dispositivi necessari come guanti e mascherine, abbiamo spostato all’esterno la zona di carico e scarico, abbiamo sanificato tutti gli ambienti sia produttivi che amministrativi tramite una ditta specializzata.
Per quanto riguarda la ripresa delle attività valuteremo le metodologie migliori per garantire la fluidità del lavoro e la serenità economica per chi lo presta.
- A quali risorse state attingendo per affrontare l’emergenza?
Siamo un’azienda “sana” che lavora con liquidità propria, pertanto, il primo impegno che abbiamo voluto rispettare a fronte dell’emergenza sopraggiunta è stato quello di onorare le nostre scadenze nei confronti dei nostri fornitori oltre chiaramente, procedere agli adempimenti fiscali mensili.
Siamo costantemente aggiornati sugli interventi economici che il Governo sta definendo e valutiamo con attenzione le opportunità che ci converrà cogliere per tutelare il nostro lavoro e quello dei nostri collaboratori.
- Quali attività sono possibili da portare avanti in questa fase?
L’immobilità è un concetto che da imprenditore non riesco a concepire.
Alla luce però di un’attività commerciale praticamente bloccata, utilizziamo questo momento per concludere, ordinare e definire alcune situazioni in divenire come ad esempio la conclusione del nuovo Catalogo Listino, la promozione del nuovo sito, la verifica e la compilazione della certificazione di qualità, o il deposito presso gli uffici camerali dei nuovi modelli da tutelare.
Ci relazioniamo costantemente con gli agenti che senza dubbio saranno chiamati a relazionarsi con uno scenario completamente nuovo presso gli showroom; accogliamo i loro suggerimenti, valutiamo interventi caso per caso.
Ci prepariamo, facendo ordine e tracciando le linee sulle quali il nostro percorso dovrà riprendere, velocemente e con la massima positività.
- Pensando al futuro…?
La nostra corsa verso il Salone del Mobile ha ricevuto una brusca frenata.
Le tante novità pronte per essere presentate alla fiera e la carica motivazionale che accompagna la preparazione di un evento di tale rilevanza, si sono congelate, affiancandosi a un certo disorientamento iniziale.
Ma la produzione, così come la promozione non meritano questo arresto, pertanto proseguiamo con tutto il lavoro avviato e impegneremo le risorse necessarie per riconoscere il valore di ciò che vogliamo mettere sul mercato.
Abbiamo altri eventi fieristici in programma e non possiamo permetterci malumori.
Comunicheremo di più e utilizzeremo tutti gli strumenti a disposizione per agevolare la conoscenza delle novità.
Rimaniamo vicino ai nostri clienti per affiancarci reciprocamente in questo percorso di “stabilizzazione” sia produttiva che economica.
Noi gli garantiamo presenza, empatia, etica e correttezza, in cambio chiediamo semplicemente lo stesso.
Ecco l'intervista: https://www.ilbagnonews.it/simone-bianchini-stilhaus/?fbclid=IwAR1YuCxNlFqUVjlh6s9E457HwubqXM3zuHwlk9wnlkKXOe048kIGem0kY5c